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Troppe persone dormono ancora per strada, Segnana sotto accusa: “Apra subito un’altra struttura oppure si dimetta”
L’Assemblea Antirazzista chiede di aprire un’altra struttura o le dimissioni dell’assessora Segnana. Il consigliere Zanella accusa: “L’uomo che è morto d freddo aveva già frequentato le strutture presenti a Rovereto ed era in lista d’attesa per un posto letto con altre 50 persone. I posti quindi effettivamente mancano e la gente dorme ancora all’addiaccio”

TRENTO. La tragica scomparsa di Matiu, 57enne senza fissa dimora morto di freddo in un edificio abbandonato dove aveva cercato riparo, ha riacceso le polemiche attorno alle affermazioni di Stefania Segnana, assessora alla Salute e alle politiche sociali, che solo una settimana settimana sosteneva che i posti letto messi a disposizione erano sufficienti.
Dichiarazioni smentite dalle stesse associazioni che lavorano in prima linea, le quali ritengono che ci siano fra le 30 e le 50 persone ancora in strada nonostante le rigide temperature. Quest’ultimo è un numero già epurato da quei soggetti che, per varie ragioni, preferiscono non accedere alle strutture di accoglienza.
A smentire le parole dell’assessora ci sono anche delle foto (una di queste pubblicata in un precedente articolo) che mostrano delle persone all’addiaccio fuori dalla stazione di Trento. “Secondo l’assessora Segnana – sottolineano dall’Assemblea Antirazzista, fra le realtà che si occupano di accoglienza – nessuna persona dormirebbe in strada grazie al lavoro e all’impegno della Provincia. Falsità belle e buone, proferite solo per non far brutta figura davanti all’opinione pubblica. La realtà è molto diversa dalle sue menzogne e inefficienze, nella realtà le persone muoiono di freddo. Due sono le possibilità se fosse onesta – puntano il dito gli attivisti – dare le dimissioni oppure dovrebbe far aprire un’altra struttura”.
Nel frattempo il consigliere provinciale di opposizione Paolo Zanella ha depositato un’interrogazione per chiedere conto a Segnana delle sue precedenti affermazioni: “L’uomo che è morto di freddo aveva già frequentato le strutture presenti a Rovereto, come il Portico, ed era in lista d’attesa per un posto letto con altre 50 persone. I posti quindi effettivamente mancano e la gente dorme ancora all’addiaccio”.
Il consigliere di Futura ora vuole sapere in che modo il fenomeno dei senza fissa dimora sia monitorato dalla Provincia e se si intenda intervenire con urgenza per far fronte alla situazione. Infine Zanella lascia intendere che forse sarebbe il caso di riprendere in considerazione l’ipotesi di utilizzo della residenza Fersina per far fronte all’emergenza ospitando le persone che oggi dormono in strada.