
Barbara Mastronardi
Sono figlia di un militare, laureata in sociologia e impiegata in un istituto di credito. Ribelle quanto basta amo gli animali e in particolare i gatti. Inseguo sempre i miei sogni come quello di scrivere e da sempre racconto storie spesso e volentieri di mici e micie. Una di queste, su una gatta siamese, mi ha permesso di arrivare terza in tutta Italia ad un concorso di storie organizzato dal giornale Bella.

Ho pensato di cominciare in mille modi diversi. Non me ne piaceva neanche uno. E sapete perché?

Ho smesso di scrivere per un po'. Mi sembra di sentire l'eco della voce di coloro che menzionerò a breve: e perché non hai continuato a non farlo?

Mi sono chiesta come avrei reagito se al posto di Andrea Papi ci fosse stata mia figlia.

Non mi ritengo assolutamente una critica cinematografica, per tutti i numi del cielo. Sono solo un'appassionata e curiosa divoratrice di pellicole.

Le origini sono come una radice invisibile che ti attraversa il cuore. Non si abbandonano mai completamente ed è per questo che spesso e volentieri ripenso a Monopoli, il paese del

Stavo girovagando senza un perché su fb. Mi piace per un attimo lasciare andare la mente, senza pensare. Cosa che a dire la verità mi riesce poco facilmente.

La sala è buia. I titoli di coda scorrono e nell'etere si fa strada la voce calda e sensuale di Marco Mengoni.

Mi rendo conto che magari a qualcuno che forse legge quello che scrivo il fatto che io a intervalli regolari parli sempre di animali può sembrare monotono e poco interessante.

Intendiamoci, non è una costante scritta con il sangue, ma spesso succede. Di cosa sto parlando? Della croce e delizia della vita da single.

La stanza è illuminata solo dalle candele. Le pareti ed il pavimento sono neri e le fiammelle donano un'atmosfera stranissima, guizzano con un gioco di luci ed omb